Perché abbiamo scelto di investire sull’analisi di clima: Nino Vitolla

In questo articolo Nino Vitolla, founder and CEO di GNV Group illustra i motivi per cui abbiamo scelto di inserire l’analisi di clima aziendale nella nostra HR tool house.

Da quando è nata nel 2008 GNV Group ha sempre mantenuto fede alla mission di fornire strumenti, competenze e metodi alle aziende che vogliono crescere attraverso la valorizzazione delle persone.
Come licenziatari esclusivi in Italia del marchio TTI Success Insights abbiamo contribuito alla validazione e normazione di questi efficaci strumenti di assessment.
Parallelamente abbiamo investito molto anche nella ricerca e sviluppo per costruire una HR tool house che offrisse ai professionisti del settore HR una gamma completa di strumenti da utilizzare in ogni fase dell’employee journey.

Crediamo che l’asset più importante di un’azienda sia quello umano e crediamo che il migliore investimento sia nello sviluppo del potenziale delle persone.  Per questo abbiamo sempre offerto strumenti di assessment per la scoperta, la valorizzazione e lo sviluppo del potenziale umano.

Abbiamo selezionato gli strumenti queste caratteristiche: predittività, oggettività, affidabilità, validazione scientifica e chiarezza dei report.
Con il Feedback 360 abbiamo arricchito l’offerta di tool e servizi per la valutazione delle risorse umane, puntando anche sulla personalizzazione, una caratteristica che distingue anche la nuova analisi di clima aziendale

 

Perché abbiamo deciso di offrire anche l’analisi di clima

L’analisi di clima aziendale è un servizio diverso da quello che abbiamo sempre offerto alle aziende, perché finora abbiamo offerto solo strumenti e competenze per la valutazione delle persone e il miglioramento delle performance. Con l’analisi di clima l’oggetto di valutazione è l’azienda e il focus si sposta sul benessere organizzativo. Ciò non significa che l’analisi di clima non possa contribuire al miglioramento delle performance. Ma ciò può avvenire se l’azienda, dopo l’analisi di clima, adotta una serie di misure per migliorare le condizioni di lavoro delle persone e si prende cura anche dell’ambiente.

Come insegna anche la teoria dei livelli logici di Robert Dilts l’ambiente di lavoro è un elemento fondamentale per il miglioramento delle performance.
Puntare solo sulle persone per renderle consapevoli dei propri talenti e offrire strumenti per svilupparli è importante, ma se poi l’ambiente non è favorevole si rischia di non ottenere il giusto ritorno dell’investimento, anzi peggio, nell’era della great resignation si rischia di perdere le persone più valide.

In passato alcuni imprenditori mi hanno detto di non voler investire sulle persone per paura di sprecare denaro rendendole più competitive e attraenti per altre aziende. Per fortuna le nuove generazioni di imprenditori hanno una mentalità diversa. Sanno che se le persone non crescono, non cresce neppure l’azienda. Le nuove generazioni di imprenditori e manager, quelli che hanno imparato la lezione dalla pandemia, sanno che puntare solo sulla mappatura dei talenti significa fare il lavoro a metà, hanno capito che è necessario fare una mappatura anche dello stato dell’azienda per capire come fare retention e ottenere anche il miglior ritorno dell’investimento sulle persone.
La pandemia ci ha insegnato che bisogna puntare sul benessere organizzativo per aumentare l’engagement e migliorare le performance in modo sostenibile.

 

 

Come ottenere il migliore ritorno d’investimento dall’analisi di clima

Come abbiamo spiegato nella guida per HR manager esistono alcuni fattori critici per il successo di un’analisi di clima aziendale.
Innanzitutto deve essere fatta in modo oggettivo con strumenti che garantiscano l’anonimato.
Nella cultura italiana, a differenza di quella tedesca o svizzera, non è molto diffusa la cultura del feedback, soprattutto quando avviene in modalità bottom up. I dipendenti non sono abituati ad esprimere valutazioni sull’azienda in modo esplicito, perché hanno paura di perdere il posto di lavoro. L’analisi di clima offre un ambiente protetto per raccogliere pareri che difficilmente verrebbero espressi direttamente dalle persone.
Un’altra caratteristica su cui ho puntato quando abbiamo scelto il software per la nostra analisi di clima è la possibilità di personalizzazione. Nella vasta gamma di elementi che si possono valutare (stress, leadership, welfare, diversity, inclusione…) è utile scegliere quelli che caratterizzano l’azienda e sono in linea con la sua cultura.
Un altro fattore critico fondamentale per il successo di questa operazione riguarda l’atteggiamento con cui si intraprende. L’analisi di clima non è un’attività one shot per far credere alle persone di essere importanti per l’azienda. Deve esserci la volontà o la disponibilità a cambiare in relazione ai feedback ricevuti. Inoltre è utile ripetere l’indagine a distanza di tempo per verificare il nuovo stato di benessere dell’organizzazione.

L’analisi di clima anche per le piccole imprese

Negli ultimi anni le medie imprese hanno imparato a effettuare indagini di clima dalle grandi imprese che sono già abituate ad effettuale. Ora è venuto il momento anche per le piccole imprese per sviluppare questa sana abitudine. Anzi, le piccole imprese, quelle in cui impiegano meno di cinquanta dipendenti, dovrebbero essere più motivate, rispetto alle grandi e medie aziende, perché sono quelle più svantaggiate nella guerra dei talenti.
Misurare il livello di benessere organizzativo e impegnarsi per migliorarlo può essere una potente leva per trattenere i talenti e vincere contro i grandi brand.

 

Se vuoi valutare questo investimento per la tua azienda e vuoi definire un action plan efficace leggi la nostra guida con le 10 domande per l’HR.

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